A notte fonda, nel silenzio di una lettura, prima di addormentarsi… Durante un caotico pomeriggio tra la folla, correndo a casa o al lavoro… Seduto al cinema, al ristorante, mentre si aspetta… Un pensiero improvviso vi assale. Una piccola sensazione o un onda di emozioni minaccia di travolgervi e annegarvi nel dolore di un ricordo di un amore passato. In entrambi i casi non ci sono dubbi, ecco arrivare di nuovo il suo fantasma.
Per chi è ossessionato dalla perdita di un amore o da una relazione interrotta, la risposta istintiva è spesso di fuggire da quei ricordi o semplicemente far finta di non averli. Non è raro reagire con rabbia, e vedere tutto nero. Oppure cadere in depressione, chiudersi e perdere la capacità di gestire anche i compiti semplici e di routine della vita quotidiana. Questa cosa deve essere affrontata in fretta, per evitare la scia di distruzione che può lasciare sul suo cammino.
Questi meccanismi di difesa servono per passare la giornata in attesa che il dolore affievolisca. Tuttavia quando queste risposte diventano prolungate e radicate si può rimanere bloccati nel processo di lutto che accompagna la perdita. In questo momento si creano i fantasmi. Tutte le perdite, in particolare l’assenza di qualcuno con cui siamo stati intimi, si traducono in tristezza, rabbia, rifiuto, paura, depressione e senso di colpa. Questi sentimenti sono normali. Ma il modo in cui reagiremo ad essi inciderà sulla ripresa e sul ritorno ad una vita normale.
Al fine di lavorare sul nostro dolore per mandare questi fantasmi a riposo, potrebbe essere necessario un po’ d’aiuto psicologico. Le seguenti sono le prime basi per iniziare.
Riconoscere i sentimenti:
La negazione è un rimedio illusorio, si crea un imbottigliamento di sentimenti distruttivi bisognosi di essere espressi in maniera sana. Permetterti di sentire il dolore ti aiuta a capire che ciò che senti è normale e pertanto non sei pazzo e non sei solo. Ti apre anche una strada per trovare una soluzione positiva. Nel corso del tempo imparerai che i sentimenti non ti possono uccidere, e a confrontarti con loro perchè sei forte e puoi andare avanti.
Esprimere la rabbia in modo sicuro e produttivo
La paura della nostra rabbia è normale. E’ per questo che facciamo così tanta fatica ad esprimerla agli altri. Cerchiamo di reprimere un potere che è al di là del nostro controllo. Pertanto accumuliamo tutto dentro. La pressione aumenta fino a che non esplode e viene fuori il “mostro”, una creazione della nostra incapacità di aver affrontato la rabbia quando era ad un livello più gestibile.
Ci sono modi sicuri per esprimere questi sentimenti. Piangere, parlando con gli amici, scrivere i sentimenti e anche impegnarsi in qualche lavoro fisicamente impegnativo sono tutti modi sani per liberare la vostra rabbia.
Prendersi cura di se stessi.
Questa sembra essere una delle cose che più si trascura quando si perde qualcuno. Non avere cura della propria persona è uno dei volti del dolore. Può anche essere un sintomo di una depressione pericolosa. Pertanto deve essere una priorità. I bisogni primari sono quelli che di solito richiedono attenzione. Questi includono: un sonno adeguato, mangiare bene, prendersi cura della famiglia e le responsabilità finanziarie e l’attenzione per il proprio corpo. l’esercizio non solo fornisce un grande sbocco per lo stress, ma è stato dimostrato in studi clinici la sua efficacia nel ridurre la depressione in un numero significativo di persone. L’esercizio fisico regolare può anche offrire assistenza a coloro che hanno difficoltà a dormire e aumenta l’autostima.
Costruire e rafforzare i rapporti sociali.
Un forte supporto sociale è sempre importante. Durante un periodo di lutoo, è fondamentale per il recupero. Avete buoni amici che vi sostengono? Hanno tempo ed energia da dedicare a voi in questo periodo? Cosa dire dei legami religiosi? Una comunità di chiesa, un tempio o altro che riguardi la fede in dio? Avete un buon supporto da tutti i membri della famiglia? Qualche associazione, organizzazione a a cui avete dedicato il vostro tempo, possono adesso restituirvi qualcosa? Questi sono alcuni dei supporti a cui ci si può rivolgere. Assicuratevi di pianificare bene i fine settimena le festività e altri giorni importanti. Lasciate che la gente sappia che volete stare insieme a loro ed essere coinvolti. Questo gli permetterà di offrirvi il loro sostegno e ricordarsi di includervi nelle attività di gruppo.
Dare tempo al tempo.
Somatizzare la perdita di chi si è amato è un processo lungo. Non è una cosa semplice. Si può andare avanti e recuperare, ma attenzione a quella sensazione che dice “non sarà più come prima”. I mesi poi alla fine sono un periodo di tempo relativamente breve. E’ necessario darsi il tempo fisiologico che serve onde correre il serio pericolo di rimanere invischiati anche per anni nelle sabbie mobili del dolore.
Fissare obbiettivi elastici.
Questo è il momento di scegliere le proprie priorità, decidere quello che si vuole e di cui si ha bisogno, e di fare un piano realistico per la sua realizzazione. Gli obbiettivi vi terranno concentrati sulla strada, vi forniranno una bussola per trovare la rotta nella vostra nuova vita. Vi condurranno al successo e all’autostima. I risultati vi faranno sentire forte e capace di iniziare una nuova vita.
Cose da evitare.
Quando si è avvolti dal dolore è facili lasciarsi andare, ma dobbiamo stare attenti a non reagire in modo disfunzionale. Alcuni esempi classici di perdita del rispetto di se stessi sono:
- L’abuso di alcool
- Uso di droghe illegali
- Non accorgersi dei segni della depressione
- Acting out sessuale
- Sperpero insensato di denaro
- Perdere la cognizione dei pericoli.
Questi sono tutti elementi risultato di una bassa autostima, senso di colpa e sentimenti di disperazione. Con un giusto supporto e la maniera sana di esprimere i sentimenti, ci sarà un rischio molto minore di incorrere in comportamenti autolesivi. Ricordate, dobbiamo essere disposti ad accettare il dolore come un possibile prezzo da pagare all’amore. Molte molte persone hanno superato questo processo di perdita, disperazione e dolore e ne sono uscite forti, pronte ad affrontare una nuova vita. Lungo il percorso hanno imparato a conoscersi meglio e a capire ciò di cui hanno veramente bisogno e vogliono dai loro rapporti. Armati di queste nuove esperienza e conoscenze sono quindi pronti a formare nuove relazioni sane e durature.
Seppellire i fantasmi di un amore passato,
Un conto è dimenticare qualcuno che ti ha lasciato per sua volontà o per colpa propria, un altro è dimenticare qualcuno che non c’è più. E se non sei riuscito a dirle quanto l’amavi prima come nel mio caso, il rimpianto dura per sempre!
È difficile tornare quelli di prima ma di certo saremo diversi cresciuti e magari più forti.
La depressione è molto spesso il risultato di un abbandono. Nel mio caso l’abbandono di mia moglie ha fatto l’effetto opposto, ho trovato nuovi stimoli e tante cose per cui valeva pena vivere liberi.
Il nostro è un caso comune. Anche la mia depressione era determinata dalla presenza nella mia vita di mia moglie. Da quando siamo separati sono rinato e mi sento un altro uomo.